Rifacimento di una copertura

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Le immagini che seguono si riferiscono ad un lavoro effettuato a cavallo tra novembre 2017 e febbraio 2018 relativo al rifacimento della falda tegale di una copertura di un immobile condominiale a Firenze. L’edificio è stato costruito ad inizio novecento con struttura in muratura portante mista pietra e lateri- zio, i solai sono in legno con impalcato in tavelline/pianelle.

La copertura versava in evidente stato di ammaloramento, con vari punti ormai da diverso tempo vi erano delle infiltrazioni di acqua piovana che temporaneamente erano state coperte con della guaina impermebilizzante. Il tetto risultava inoltre pieno di antenne telvisive e cavi relativi avendo i vari con- domini provveduto automamente a questo servizio.

Accedendo all’intercapedine del sottotetto , delimitata nella parte inferiore da un controsoffitto costi- tuito da un intreccio di canne incrociate, poi intonacate, si poteva notare da subito che le travi lignee erano estremamente snelle per sopportare i sovraccarichi richiesti ad una copertura (ricordo che seb- bene i solai di copertura debbono sopportare sovraccarichi permanenti ridotti, sono soggetti, rispetto ai solai interni, all’azione del vento e della neve).

Per evitare un intervento troppo invasivo è stato proposto alla committenza di inserire delle travi in ac- ciaio con profili IPE tra quelle esistenti , in modo ridurre le luci dei travetti da sgravare quest ‘ ultime di quota parte dei carichi. Per migliorare la risposta sismica dell’immobile sono stati prolungati i muriccioli di sostegno in laterizio pieno in modo che potessero dare un contributo maggiore come controventa- ture.

Sopra l’impalcato in pianelle è stata realizzato massetto armato con rete elettrosaldata debitamente an- corato ai travetti con un triplice scopo: permette la ripartizione dei carichi verticali; avere una lastra più rigida in modo che le spinte sismiche orizzontali possono essere ripartite tra i vari setti murari; attra- verso l’apporto di massa, adeguarsi alle norme sull’isolamento termico che prevedono degli interventi minimi per isolarsi contro le rientrate di calore nei comuni in cui l’ arradianza media mensile sia supe- riore ai 290 W/mq.

Sopra il massetto come da progetto e da verifica termoigrometrica è stato inserito l’isolante costituito da lastre di 10 cm di poliuretano e infine messa in opera la guaina impermeabilizzante.

Infine è stato di posato il nuovo manto di copertura in marsigliesi. Come previsto dalla norme di sicurez- za, ancorati ai travetti e alla soletta in c.a. , sono stati inseriti degli ancoraggi per accedere al tetto e per- mettere le successive manutenzioni. Nonostante le difficoltà del momento, visto che purtroppo le circo- stanze ci hanno obbligato ad affrontarlo in pieno inverno, alla fine il risultato è stato valido, soprattutto grazie ai due mastri muratori che hanno lavorato in questo cantiere.