Riqualificazione energetica di un edificio (parte 1)

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Si tratta della riqualificazione energetica di un abitazione facente parte di un gruppo di case a schiera a Matassino, Comune di reggello (FI). L’intervento è durato oltre un anno è ha convolto sia l’involucro che gli impinati in esso installati. In questo articolo ci concentreremo sugli interventi effettuati reltivamente all’isolamento temico sia estivo che invernale. I lavori sono stati avviati nel settembre 2015 le verifiche sono state effettuate secondo il DPR59/09.
L’abitazione è composta di un piano interrato, due piani fori terra e un piano soffitta sotto-tetto. La parte riscaldata e tenere a clima controllato è stata circoscritta al piano terra (zona giorno) e al piano primo (zona notte).

Le pareti erano costituite da blocco Poroton e l’abitazione essendo stata realizzata intorno agli anni ‘ 90 era priva di correzione dei ponti termici relativi alle travi e ai pilastri in c.a. L’isolamento delle pareti esterne è stato realizzato con cappotto utilizzando pannelli di Celenit F2C spessore 125 mm.
Questo tipo di pannello è stato scelto poichè, oltre garantire una tramisttanza di 0,245 W/mqK, e quindi proteggere bene in regime invernale essendo un pannello preaccoppiato con una parte di in fibra di le- gno e cemento portland permette al pacchetto di fare massa e garantire delle alte prestazioni contro i rientri di calore estivi (trasmittanza periodica 0,026 e quesi 12 ore di sfasamento). Il ponte termico co- stituto dai laterali delle aperture delle finestre è stato corretto con Spaceloft Aereogel da 1 cm.

Per l’  isolamento  del  solaio di   confine tra piano secondo e il sotto-tetto è stato utilizzato   lo stesso materiale. Lo strato in fibra di legno e cemento portland (simile al celenit N/C) permette quella rigidità tale da essere considerato calpestabile.
La finitura non   è il massimo ma   l’ambiente  soffitta viene utilizzato dal proprietario solo ad uso ripo- stiglio. Per evitare   l’accumulo del calore in questa zona, in  regime estivo, sono state praticate   delle aperture (richiudibili durante l’inverno) che coordinandosi con il lucernario di copertura possono creare dei moti convettivi e e permettere il ricambio d’aria con l’apporto di aria fresca.

Il solaio di confine con il locale interrato ad uso garage e accessori era costituito da un semplice strut- tura a travetti e pignatte con blocco in laterizio di 16cm e 4 cm di soletta in c.a con rete. Il solaio ante intervento era poi completato con getto per il passaggio degli impianti e mattonelle costituenti i pavi- menti. Visto che l’intenzione dei proprietari era quella di installare impianto a panelli radianti , per fare spazio è stato rimosso il pavimento e il sottofondo. Sul getto strutturale è stata installatato : strato di stiferite GT da 50 mm , tappetino bugnato per pannello radiante valsir V-ERRE , una volta stese le tuba- zioni , steso un strato di calcestruzzo Leca Paris 2.0, per finire il pavimento in gres. La trasmittanza ottenuta è 0,3 w/mqK.
L’attenta progettazione dei particolari costruttivi e perseverante direzione dei lavori insieme alla ri- qualificazione degli impianti tecnologici installati alla fine ha permesso di certificare l’abitazione (cer- tificato rilasciato nel 2017) in classe   A1 con  indice di prestazione energetica globale di 63,43 kWh/ mq·anno